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Pioggia di finanziamenti per il mondo rurale

01/07/2009
PSR 2007-2013 FINALMENTE AI NASTRI DI PARTENZA

Il Programma di Sviluppo Rurale della Puglia 2007/2013

Il Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, nuovo strumento di attuazione della strategia di sviluppo rurale regionale, prevede una serie di misure raggruppate secondo quattro assi di intervento.
Gli obiettivi prioritari su cui si basa il PSR riguardano la competitività delle imprese agricole, l’agroambiente, la creazione di nuovi posti di lavoro nelle zone rurali. Il Piano intende generare fattori di crescita economica, non solo per quello che riguarda strettamente il settore agricolo ma dei territori rurali nel loro complesso, creando un forte legame tra agricoltura e infrastrutture, turismo, commercio, artigianato e industria agro-alimentare.

Assi di intervento
Complessivamente per l’Agricoltura Pugliese sono disponibili 1.480,568 milioni di euro che raggiungono i 2,075 miliardi di euro di investimenti, compresa la quota di “cofinanziamento”.
L’asse I e II sono quelli che dispongono del maggiori risorse.

Modalità attuative
Il principio di fondo che caratterizza il PSR Puglia 2007-2013 è quello di destinare la maggior parte delle risorse finanziarie (non meno del 70%) ai progetti a carattere collettivo costruiti sulla base di un approccio integrato e attraverso l’organizzazione di un sistema di relazioni realmente partecipato tra gli attori dello sviluppo locale e/o settoriale.
La programmazione per lo sviluppo rurale privilegia infatti l'approccio integrato, sia a livello di singola azienda (Pacchetti multimisura) che di filiera ( PIF -Progetti Integrati di Filiera),che di  territorio  (Programmi Leader con il coinvolgimento di una  partenariato locale pubblico-privato .

I PROGETTI INTEGRATI DI FILERA

I progetti integrati di filiera coinvolgono una pluralità di soggetti nell’ambito di una specifica filiera al fine di porre in essere interventi coordinati per l’ammodernamento strutturale del sistema della trasformazione e della valorizzazione commerciale dei prodotti, il trasferimento delle conoscenze, l’introduzione delle innovazioni ed il miglioramento della qualità

Per l’implementazione di un progetto integrato di filiera sono necessarie le seguenti condizioni:
  • individuazione di una partnership adeguata;
  • progetto con elevato impatto sul valore aggiunto dei prodotti di  base;
  • formalizzazione dell’impegno tra i soggetti aderenti al progetto;
  • libera partecipazione da parte di tutti i soggetti interessati nell’ambito della filiera;
  • adeguata capacità finanziaria;
  • effettiva cantierabilità degli interventi da attuare nell’ambito del PIF.

La realizzazione di un progetto di filiera presuppone quindi, la costituzione di un soggetto giuridico nelle forme in uso (Associazioni di scopo, Associazioni Temporanee di Imprese, Società cooperative, ecc.) funzionale alla definizione del progetto, alla sua successiva attuazione.
Il progetto integrato dovrà essere corredato da due importanti elementi:
I singoli progetti esecutivi con riferimento a quanto stabilito nelle specifiche misure di riferimento;
Un Business Plan (BP) che descriva finalità e caratteristiche delle operazioni proposte, ne evidenzi i collegamenti e i vincoli ed obblighi formali tra i partner di progetto, individui e giustifichi adeguatamente i risultati attesi, in termini di reddito, di occupazione, di miglioramento della qualità dei prodotti e delle performance ambientali.


PACCHETTO MULTIMISURA GIOVANI AGRICOLTORI
Si tratta di un “PACCHETTO” integrato di misure che si attivano con la richiesta del premio di primo insediamento (Misura 112).
L’attivazione del Pacchetto consente di ottemperare all’obbligo della presentazione del piano aziendale e di ottenere con un’unica domanda la concessione del premio di insediamento e del finanziamento delle altre misure.


Con il PACCHETTO GIOVANI possono essere realizzati interventi nell’ambito delle seguenti misure del PSR
MISURA 112             Insediamento di giovani agricoltori
MISURA 111             Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione
MISURA 114             Utilizzo dei servizi di consulenza
MISURA 121             Ammodernamento delle aziende agricole
MISURA 132             Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare
MISURA 311             Diversificazione in attività non agricole


I PIANI DI SVILUPPO LOCALE elaborati dai GAL nelle aree Leader (Approccio Leader)
Attraverso l’attivazione dei Piani di Sviluppo Locale, si persegue l’obiettivo di ha l’obiettivo di promuovere e consolidare modalità di approccio partecipativo su scala locale per la definizione e l’implementazione di strategie di sviluppo endogeno, specifiche, sostenibili e durature, elaborate dai Gruppi di Azione Locale, delle aree caratterizzate da una più o meno marcata situazione di marginalità socioeconomica attraverso il sostegno a nuove forme di governance locali.
L’approccio Leader trova attuazione attraverso i Piani di Sviluppo Locale, che prevedono una strategia pilota di sviluppo integrato, imperniata su un tema centrale (tema unificante) caratteristico dell’identità del territorio, caratterizzati da una coerenza complessiva di risorse umane, finanziarie ed economiche, in grado di sostenere il percorso di sviluppo delineato.
Le strategie di sviluppo locale saranno attuate attraverso la gestione delle misure del terzo asse.


ECCO LE MISURE CHE PREVEDONO INTERVENTI PER IL COMPARTO VITIVINICOLO:

Misura 121 Ammodernamento delle imprese agricole
  • Gli interventi sono mirati al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
  • Ottimizzazione dei processi di produzione;
  • Incremento del valore aggiunto in contesto di filiera corta;
  • Riduzione dei consumi idrici ed energetici.
  • Acquisto macchine e attrezzature innovative per la raccolta delle produzioni.    
  • Interventi di razionalizzazione dei consumi idrici
  • Acquisto e installazione macchine e attrezzature innovative per la trasformazione, confezionamento e commercializzazione di Vini DOC (filiera in contesto aziendale);
  • Costruzione, ampliamento e/o ammodernamento di strutture con relativi impianti tecnologici (filiera corta)
  • Investimenti immateriali fino ad un massimo del 12% del valore degli investimenti.
  • Sono esclusi la realizzazione o ammodernamento di fabbricati per uso abitativo e l’acquisto di fabbricati rurali e manufatti di qualsiasi tipo.
  • Per la realizzazione dei suddetti investimenti è previsto un contributo in c/capitale del 60% del valore degli investimenti per i giovani (età inferiore a 40 anni) in aziende ricadenti in zone svantaggiate; il 50% per gli altri agricoltori in zona svantaggiata e per i giovani con aziende ricadenti in zone ordinarie e il 40% per gli altri imprenditori agricoli.

Misura 123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli

Gli interventi sono finalizzati a
  • Adeguamenti strutturali finalizzati ad incrementare la quota di produzione di vini di qualità;
  • Diffusione dei sistemi di certificazione;
  • Risparmio energetico e produzione ed utilizzo di energia da fonti alternative.
  • Gli interventi riguardano esclusivamente produzioni rientranti in sistemi di qualità alimentare (VQPRD) e consistono in:
  • Ammodernamento e ampliamento di strutture per la lavorazione, trasformazione, stoccaggio e confezionamento e commercializzazione dei prodotti agricoli
  • Acquisto e installazione di impianti, macchine ed attrezzature per la realizzazione di linee di lavorazione e per la movimentazione interna della materia prima e del prodotto lavorato.
  • Acquisto ed installazione di macchine ad attrezzature per la gestione del prodotto, dall’ingresso della materia prima al prodotto finito, con sistemi di marcatura al fine della certificazione della qualità.
  • Realizzazione di nuove strutture di trasformazione  solo a seguito di dismissione di strutture obsolete o ai fini della localizzazione e fusione di imprese.
  • Realizzazione di impianti per la produzione e l’utilizzo, esclusivamente in ambito aziendale, di fonti energetiche alternative.
  • Investimenti immateriali fino ad un massimo del 12% del valore degli investimenti.
Per la realizzazione degli investimenti è previsto un contributo in c/capitale o in conto interessi pari al 50% del valore degli investimenti ammissibili


Misura 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie”

La misura punta a sostenere lo sviluppo di nuovi prodotti agricoli, alimentari, forestali e bioenergetici e a rafforzare il grado di integrazione della filiera in un’ottica di più specifico orientamento al mercato attraverso una maggiore collaborazione tra strutture di ricerca e sviluppo e imprese.

Gli interventi sono finalizzati a:
  • promuovere lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie;
  • aumentare il livello di integrazione tra gli operatori della filiera;
  • promuovere il miglioramento dei sistemi di gestione e di logistica della fase organizzativa-commerciale;
  • promuovere le innovazioni tese alla migliore concentrazione del prodotto e della sua programmazione al fine di meglio rispondere alle richieste del mercato;
  • promuovere le innovazioni tese a salvaguardare le risorse naturali, il paesaggio e a migliorare gli impatti ambientali.
La misura contribuisce ai costi sostenuti per la cooperazione tra gli operatori, compresi gli studi di fattibilità tecnica preliminari alle attività di sviluppo sperimentale, ad esclusione di ogni attività di ricerca
E’ previsto un contributo in c/capitale con un massimale di € 1.000.000 per progetti di cooperazione. L’intensità del contributo pubblico è pari all’80% per le microimprese e al 60% per PMI.