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Culture - Alceo Novembre 2008

01/11/2008
GIUSEPPE MAZZARINO - Ieri, 29 settembre (Scorpione ed.)
Romanzo di formazione che racconta i riti di passaggio dell’adolescenza. Lo sfondo della narrazione è il Liceo Archita di Taranto con le sue vicissitudini, il passaggio dall’infanzia all’adolescenza ad una improbabile per quanto certificata dallo Stato “maturità”. C’è anche Taranto, in retroscena; sonnacchiosa città che pareva sul punto di risvegliarsi ad un radioso futuro... una città tradita, ma questa è un’altra storia.
E poi c’è la scuola repressiva, la società bigotta dei telespettatori italiani della Rai del monopolio. C’è la lunga, quotidiana battaglia per fare di quel vetusto liceo un tempio della libertà; c’è la scoperta dell’amicizia e quella, timorosa, della sessualità. Prima prova narrativa in senso stretto di Giuseppe Mazzarino, giornalista di lunga navigazione (e collaboratore di Alceo Salentino), Ieri, 29 settembre è in realtà un’opera a cavallo fra il romanzo e il memoriale.
Sfilano nel libro, che racconta “dall’interno” la vita quotidiana di studenti tarantini all’alba degli anni Settanta, le ingenue ma totalizzanti passioni, le rabbie, le illusioni, le scoperte culturali, le assemblee, gli scioperi, le occupazioni, i professori ignoranti e detestati, ma anche quelli (pochi...) amati e/o rispettati, le versioni copiate, i Mac P 100, i giornali studenteschi, le gite scolastiche, gli sconcerti del primo amore... e su tutto il crescere insieme di un gruppo di compagni di scuola che diventano amici, e lo rimarranno, per sempre.

SIMONE MELISSANO - www.simonemelissano.it
instancabile artista salentino eternamente sospeso tra fotografia, arte di strada, musica e performances video-teatrali, Simone Melissano orchestra con magistrale opportunismo il meglio di questi linguaggi per rappresentare la suggestione del mondo e soprattutto quella della sua terra. Il nostro meridione è talvolta avaro nei confronti dei giovani desiderosi di ritagliarsi uno spazio creativo e al contempo professionale, ma è capace anche di regalare visioni e atmosfere altrove dimenticate.
Scorci cavati a forza da un arcaico destino di ulivi secolari e accumuli di auto in rovina come macerie di un mondo dimenticato: questo prodigioso sfacelo - frammisto ad uno stupore mai quieto per la vita in tutte le sue manifestazioni cromatiche - è pregevolmente catturato dalla proteiforme opera di questo artista a cui bisognerà guardare con molta, molta attenzione.